Scuola primaria di Classe: Il Progetto Senza Zaino

Il progetto Senza Zaino (A.S. 2010/2011)

Progettiamo le nostre nuove aule

Entrare a far parte di "Senza Zaino" significa conoscere Grazia Mura, l'architetto che da anni cura la prima fase del progetto, cioè l'organizzazione dello spazio aula. Prima di passare alla vera e propria fase operativa, Grazia ha chiesto ad ogni presente - Dirigente, insegnanti e personale ATA - quale visione/percezione avesse del progetto che si stava per avviare.

Il brainstorming che ne è seguito ha portato alle seguenti idee:

  • arredi diversi da quelli comuni, più funzionali
  • ambiente più ospitale, più accogliente
  • ambiente in cui si lavora di più insieme
  • ambiente più ospitale, più accogliente
  • stimolo ad una maggiore responsabilità
  • stimolo ad una maggiore autonomia
  • stimolo per costruire nel rapporto con l'altro i valori

Ognuna delle idee avanzate trova una sua ragion d'essere dentro Senza Zaino. Con l'ausilio di immagini, Grazia ha illustrato come può essere organizzato l'ambiente formativo. Innanzitutto il titolo ci parla di un luogo dove ogni alunno trova tutto ciò che gli è utile per affrontare la sua giornata scolastica: matite, penne, gomme, temperini... sono materiali comuni disponibili al centro dei tavoli che accolgono 4-5 bambini. I quaderni e i libri non vengono trasportati quotidianamente da casa a scuola, ma restano a scuola. Ogni alunno si serve di una sottile cartellina di plastica in cui ripone uno o due quaderni necessari per svolgere il compito della giornata.

L'accoglienza è un altro aspetto basilare del progetto: i bambini devono trovare nell'edificio scolastico uno spazio identitario, connotato affettivamente ed emotivamente, un luogo dove ognuno si riconosce come persona. Ecco di conseguenza l'importanza della cura degli arredi, l'utilizzo di tinte rilassanti, l'uso dei colori per caratterizzare spazi e funzioni.

Altro elemento emerso è il concetto di scuola intesa come comunità, che in Senza Zaino è una comunità di ricerca, dove l'interesse, la curiosità e l'operosità rappresentano il clima costante che si respira, dove ciascuno sta facendo tante cose diverse spinto però da obiettivi comuni, riconducibili ad un significato condiviso e raggiungendo risultati mostrati mediante pannelli, cartelloni, oggetti creati, plastici, libri...

La responsabilità si presenta come un altro fattore importante per Senza Zaino, forse il passaggio più delicato per i docenti, in quanto presuppone l'abbandono dell'insegnamento basato sulla dipendenza del bambino dall'adulto, a favore di un atteggiamento che dimostri fiducia nei suoi confronti, che gli consenta di essere autonomo, responsabile, di dare ciascuno il proprio contributo, che gli consenta di apprendere, scoprendo insieme agli altri sia le conoscenze che le regole della convivenza.



Pianta delle aule

Condivisi questi aspetti generali, è iniziata la progettazione vera e propria sulla pianta delle aule del nuovo plesso di Classe.

Ecco alcune delle soluzioni ipotizzate e discusse, che l'architetto avrebbe analizzato per meglio individuare la soluzione più funzionale allo spazio disponibile:



I genitori

Il modello di scuola è stato presentato ai genitori, che sono stati coinvolti nella preparazione degli strumenti didattici, oggetti fondamentali perché facilitano l'apprendimento, consentendo di partire dall'esperienza concreta per arrivare, in modo induttivo, a raggiungere gli obiettivi previsti per ogni disciplina.



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